Invece di bruciare i resti della potatura invernale delle viti, i resti vengono compostati. Una pratica è la pacciamatura in situ spargendo la biomassa di potatura nei corridoi all’interno del vigneto e poi passando con un trattore e un apposito attrezzo trituratore in modo che le canne vengano spezzate in piccoli pezzi e si integrino con il terreno. Più in modo ottimale, la biomassa di potatura della vite può essere triturata in un trituratore e compostata da sola o in combinazione con altri residui agricoli e il compost risultante può quindi essere riutilizzato come fertilizzante organico.